domenica 3 giugno 2012

Lo stress, il lievito madre e lo stress da lievito madre

La stanchezza cronica sembra essere il tratto comune di tutti i miei conoscenti titolari-blog: Monica, Valeria, Bobo, Alessandra.
Siamo tutti distrutti, spossati, svogliati. Avremmo cose da raccontare ma troppi arretrati e mente troppo poco fresca per scrivere qualcosa di non appannato. Proliferano post di scuse per l'assenza o la latitanza et similia.


A soffrire di questo periodo d'incuria da stress, oltre alla sottoscritta, è anche Vito, il mio lievito madre, che qualche settimana fa ha tentato il suicidio.
Vito è nato durante le vacanze di natale ed è in breve diventato vivace e baldanzoso nonostante non ci avessi sperato più di tanto. Non contavo sarebbe nato, né, una volta generato, immaginavo sarebbe sopravvissuto oltre gennaio. A fine marzo, data di questa foto, era bellissimo.

Purtroppo, però, non panifico praticamente mai, ho orari piuttosto scombinati, non sono costante nei rinfreschi e quando lo rigenero, più che amore gli trasmetto vibrazioni negative della serie: che-rottura-di-co...ni-chi-me-l'ha-fatto-fare-e-che-spreco-di-farina.
In questo scenario, ad aprile, Vito ha iniziato a inacidirsi e a rifiutare di collaborare. Come dargli torto ? Tuttavia, dato il periodo di quelli che "ci mancava solo il lievito ammalato", ero già pronta per dargli l'estrema unzione.
Tra un treno e l'altro, alla feltrinelli di Milano centrale, mi imbatto nel volume di Antonella Scialdone (del blog pappa reale) sulla pasta madre. Decido di armarmi di pazienza e tentare un ultimo rinfresco seguendo qualche indicazione presa dal libro. Ebbene, Vito ha risposto abbastanza bene. Non è ancora in formissima, ma sta migliorando.


Stamani, dopo l'ultimo rinfresco di ieri sera, occhieggiava fitto dal bormioli. Mentre scrivo, in forno cuoce un filone di pane a lievitazione naturale.
Staremo a vedere...

Aggiornamento delle 17:25.

...Ebbravo Vito !


Come ho fatto: Ho sciolto a mano 150 grammi di lievito madre in 330 grammi d'acqua tiepida. Ho versato nell'impastatrice, aggiunto un cucchiaio raso di malto di riso bio, poi 500 grammi di miscela di farine di frumento alta qualità per pane del molino rosso, infine 10 grammi di sale fino. Ho fatto impastare per due minuti (nel bimby, a vel. spiga). Ho lasciato lievitare in una ciotola unta e coperta sino a raddoppio, poi ho steso l'impasto in un filone e ho lasciato rilievitare mentre portavo il forno a 230° statici. Ho infornato per 40 minuti. Ho sfornato e cosparso di semola rimacinata.