
Confesso. A meno di tre giorni dal tagliando ponderale dalla dietista, ieri sera ho sgarrato
abbondantemente. In questi casi ci si costruisce un alibi di ferro, che nel caso specifico è: "è venuta a trovarmi mia nipote, non era mai stata a Verona, l'ho portata fuori a cena; era pertanto doveroso condividere con lei, nel segno dell'ospitalità, un pezzo forte della cucina locale e aiutarla a terminare un dolce". In sintesi estrema: bigoli
col musso e un tiramisù in due. Come se non bastasse, stamattina
accompagnandola in stazione è stato altrettanto doveroso farle conoscere la mia amica pasticcera, le sue
brioches, i suoi
risini.
Così stasera tocca compensare. Ecco dunque un'orata cotta al vapore - anzi, al
Varoma (nel
bimby con aglio, limone, timo limone),
accessoriata da qualche spunto creativo.
Per rendere meno triste il pesce al vapore ecco dunque scorza di limone
caramellata e timo limone dell'orto pensile. Per condire un filo di
grignano, sale grosso agli agrumi, petali di
calendula comprati ancora tempo fa alla
manifestazione erboristica di B
rentonico.