domenica 26 giugno 2011

Con uno scampolo di brisé



Ieri ho praparato la pasta brisé per una tradizionale quiche lorraine da portare al lago, ma ne è avanzata una discreta quantità. Troppa da considerare scarto puro, poca per combinare qualcosa di sostanzioso. Ecco dunque la conversione d'uso di quello scampolo: una miniquiche saporita, con pomodori secchi e olive, con un ulteriore tocco dato dal formaggio di capra. Consideriamola un prototipo per la prossima, che sarà in scala 1:1.

Preparare la brisé, frullando (poco) nel mixer 200 grammi di farina, 100 grammi di burro a tocchetti, un pizzico di sale e qb di acqua fredda fredda (indicativamente 70 grammi), sino ad ottenere un impasto sbricioloso. Avvolgerlo nella pellicola e tenerlo in frigorifero per 15-20 minuti.
Nel frattempo, accendere il forno a 180°. Sempre nel mixer frullare olive di Gaeta snocciolate e pomodori secchi sott'olio sgocciolati. Mettere da parte.
Sempre nel mixer frullare una confezione piccola di ricotta di capra, sale, pepe, abbondante timo fresco, un uovo, latte quanto basta per ottenere un composto morbido, quasi liquido.
Stendere la brisé, disporla nella tortiera tagliando i bordi in eccesso. Farcirla prima con il mix di olive e pomodori secchi, quindi con il composto di uova e latticini. Spolverare con i sempi di papavero e infornare per 30 minuti circa.



Cosa ho notato: con questo procedimento "di assemblaggio" l'effetto al taglio è a strati; forse si potrebbe ottenere un effetto più omogeneo amalgamando il ripieno tutto insieme, con un risultato che per contro sarà più rustico in superficie.

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