domenica 25 luglio 2010

Pavia, gioie e dolori


Che Pavia sia una città così zanzarosa da rasentare il coprifuoco non è una novità. Così, chi decide di affrontare il classico struscio serale su e giù per il cardo e il decumano cittadino - strada nuova e corso cavour - deve mettere in conto l'assalto da parte di questi sgradevoli insetti.

Certo che ieri sera, passeggiando per "il corso" (strada Nuova) incrociare pavesi dotati di racchetta friggizanzare è stato abbastanza imbarazzante... Un discreto numero di persone, prevalentemente uomini tra i 30 e i 50, generalmente in compagnia di amici o pargoli, sventolavano divertiti questi osceni gadget made in china, producendo un costante e sonoro rumore di friggitrice. Clara ed io ci guardavamo attorno tra l'allibito e l'orripilato. Insomma, uno spettacolo desolante e anche un po' buzzurrish, la cui utilità privata o sociale sicuramente non mi risulta superiore a quella garantibile con un flacone di autan fresh.

Chissà come mai, di tutti i fenomeni di costume (o presunti tali), nelle città di provincia padane hanno la capacità di attecchire quelli a più altro indice di cafonaggine ?

Per riportare in pari la bilancia del buongusto, continua piacevolmente a sorprendermi la seppur lenta riqualificazione di corso garibaldi, meraviglioso asse storico popolato da negozi molto shabby chic. Se un giorno mai (presto o tardi) riapproderò qui, nella mia città natale, sarà lì che cercherò il mio nido. Il distacco da veronetta sarà così più morbido.

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