In settimana mi sono messa in testa di fare il dark chocolate bundt con la ricetta di Martha Stewart da portare ad un'amica, la domenica. Sabato pomeriggio mi sono dedicata al famoso dolce.
Non è una ricetta particolarmente laboriosa, ma era pur sempre la mia prima volta: le dosi erano all'americana, quindi ho litigato anche un po' con i dosatori di cup e spoon, al cui uso non sono abituata. (Forse forse che bisogna sganciarli dall'anello che li tiene insieme !?!)
Insomma... incrocia le mezze cups, i teaspoon e le once con i tempi e le velocità del robot, calcola in celsius i farenheit... sembrava più una sessione di risiko che una ricetta.
Una volta finita la cottura, già soddisfatta per il "buona la prima", ho preso il bellissimo bundt e l'ho messo a raffreddare sulla gratella in attesa di coprirlo con la ganache domenica, prima di portarlo via.
Peccato che voltandomi con la mia consueta eleganza durante il riassetto della cucina, ci ho preso dentro con il gomito.
La leggera gratella di inox sul piano d'appoggio liscio è partita come un freesbee, proiettando il bundt in frantumi sul pavimento con una parabola degna da cronaca sportiva. Ho assistito lancio del bundt attonita e impotente. Poi, in quelle poche frazioni di secondo, mi è uscito un quasi bestemmione. Che io non bestemmio, ma giuro: ci sono andata parecchio vicina.
Quando, dopo due ore di lavoro comprensivo di quelle cribbio di once e mezze cups, per non parlare del farenheit, ho visto lo sbriciolamento nero per terra e la sindone di grasso sulle mattonelle appena pulite mi veniva da piangere. Ma non ce la facevo perché al contempo mi scappava da ridere... Insomma, una mini crisi isterica. Ho guardato fuori dalla finestra. Pioveva dalla mattina, senza sosta.
Mi sono detta che sarei rimasta comunque in casa... ho guardato il bimby che occhieggiava ancora sporco d'impasto, ho fatto un rapido check in dispensa e... ho ricominciato daccapo, e stavolta con discreta scioltezza.
Per sabato sera il bundt era fatto; domenica è stato coperto di ganache e fotografato. Stavolta anche alla luce del sole.
Se vi piacciono le consistenze tipo brownies, il bundt fa per voi.
Vi rimando dunque alla ricetta originale: la trovate qui
Penso invece possa essere utile alle mie socie di bimby (Valeria, Valentina, Damy...) condividere con loro il procedimento già adattato per l'esecuzione in robot.
Senza corrente elettrica penso mangerei solo verdura cruda.
Per l'impasto ho usato
farina doppio zero: 2 1/2 cups
zucchero: 2 1/2 cups
cacao amaro: 1/2 cup
lievito per dolci: 1 teaspoon
latticello: 1/2 cup [125 g latte e 125 yogurt magro]
burro morbido: 250 gr
uova: 4 grandi
estratto di vaniglia: 1 teaspoon
gocce di cioccolato (fredde di freezer): 1/2 cup
noci tritate (facoltativo, io non l'ho messo): 1/2 cup
Per la copertura ho usato
150g cioccolato fondente
150g panna fresca da montare
Prima cosa, impostare nel robot la funzione antiorario, da utilizzare per tutta la preparazione e preriscaldare il forno.
Nel boccale, miscelare la farina, un cucchiaino di lievito e il cacao a vel 5 e mettere da parte. Sciacquare il boccale, senza asciugare.
Nel boccale, preparare un finto latticello mescolando un vasetto da 125g di yogurt bianco magro con 125g di latte (qualche secondo a v. 3), mettere da parte. Non occorre pulire il boccale.
Nel boccale vuoto, frullare a vel. 3 il burro morbido (250g) per 20"
Aggiungere lo zucchero e amalgamare 1' o anche 2 / vel 3.
Aggiungere l'estratto di vaniglia, far partire le lame a vel. 3-4 e inserire dal foro un uovo alla volta, aspettando che venga montato prima di procedere con il successivo (circa 20/30 secondi ciascuno).
Aprire il boccale e inserire un terzo del misto di farina e cacao, miscelare 20" / vel. 5.
Poi aggiungere metà del finto latticello, miscelare 20" / vel. 5.
Ripetere l'operazione con 1/3 della farina, poi il restante latticello, poi finire con la farina (potrebbe essere necessario, per l'ultima aggiunta, arrivare a vel. 6).
Infine, aggiungere le gocce di cioccolato sempre a vel 5 per 3 secondi.
Imburrare lo stampo e versare il composto direttamente dal boccale e cuocere in forno già caldo a 160-170° per 70 minuti.
Far raffreddare priam di togliere dallo stampo, poi fare raffreddare ulteriormente una volta sformato.
Preparare la copertura:
Togliere l'antiorario, tritare il cioccolato 10"/vel. 8, aggiungere la panna e fondere 3'/50°/vel. 2.
Una volta fuso il cioccolato, lasciare nel boccale a lame in funzione a vel. 2 perché si intiepidisca senza rapprendere fino al momento di usare, colandolo direttamente dal boccale senza toccarlo.
Varie & eventuali
Per il trasporto, visto che i soliti portatorta non sono appropriati per queste forme e dimensioni, condivido con voi il trucchetto insegnatomi da Gabriella: un frigoverre di dimensioni idonee usato al contrario... il coperchio azzurro usato da base e il vetro da calotta.
Letizia, quando la settimana prossima ci vediamo dalla dietista ricordati per favore di riportarmi il contenitore. E cortesemente... non facciamo come l'ultima volta che hai aperto il torrone da chilo che ho fatto per Nick davanti a lei.
La versione ufficiale stavolta sarà: "c'era dentro del radicchio brasato".
Eternamente grata.
Ila, ogni volta che ti leggo (e guardo le tue foto), mi viene voglia di chiudere baracca e burattini per dedicarmi esclusivamente all'odontoiatria...
RispondiEliminaSei una grande!
La sindone, poi, mi ha fatta scompisciare!!!
Baci.
Valeria
Mi sa che tu sei una rappresentante della Vorkwerk :-)
RispondiEliminaIl dolce è magnifico, capisco la sensazione di sentirsi un'idiota quando ci si muove come un elefante in una cristalleria ma sarà il ns momento quando dovremo abbattere dei muri e prima o poi accadrà...
Abbracci
ah come era buono!!
RispondiEliminaE ancora più buono era il radicchio brasato :D
Il contenitore te lo riporto volentieri, ma non ci andiamo di mercoledì questo mese!?!?
...e a proposito, mi sono quasi convinta...direi che manca proprio poco!
Brava, bella prova di determinazione , ma ne valeva la pena ! Che delizia ...
RispondiEliminaUn abbraccio a tutte voi
RispondiElimina@ Valeria: sei troppo cara e troppo modesta, mi è spiaciuto mancare alla sessione di cucina di ieri, ma ci rifaremo. Un bacio
@ Roby: ho appena scritto a Benedetta che... dobbiamo vederci !!! ps confesso, non sono una dipendente bimby, ma una... bimby-dipendente !
@ Letizia... si già mercoledì... due giorni in più prima della prova bilancia... 48 ore di bonus per sperare nell'influenza intestinale
@ Valeria: ...solo perché pioveva a dirotto, credimi !!!
Ti adoro. Ho rivissuto come in un flash back la mia avventura con una tatin ai pomodori ripieni che ho ridotto in uno spatascio senza dignità neanche tanto tempo fa. Nell'atto di rovesciarla, le ho fatto fare un volo senza precedenti. La fortuna ha voluto che mi cadesse sulla tavola e siccome non dovevo portarla a nessuno, l'ho ricomposta come un puzzle e me la sono pure magnata! Però mi sarei data le padellate in testa.
RispondiEliminaI dolci della Martha sono meravigliosi, ma io non faccio testo perché l'adoro. Un abbraccione, Pat
Risata e pianto insieme: CELO. gli stessi sintomi di isteria mi son venuti per una pizza caduta a terra (e purtroppo mi è successo ben 2 volte, sempre con la pizza). Pat pat. Il risultato però sembra fenomenale. :)
RispondiEliminaElena
Lo leggo solo adesso! Sei diventata bravissima con le conversioni. Lo proverò sicuramente. Grazie. Vale
RispondiEliminaMi hai fatta morir dal ridere...mi sembrava la cronaca di quel che succede a me molto, troppo spesso in cucina..il risultato è meraviglioso! mi unisco con piacere ai tuoi lettori! a presto!
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