Stamattina sono uscita con l'idea di fare un po' di shopping ma, mi congratulo con me stessa, ho resistito a due negozi di scarpe, pur essendo entrata e avendo provato qualche modello. Non ho resistito invece a due libri di cucina (...tanto poi è tutto un bookcrossing con le amiche!).
Primo acquisto: Non ho tempo per cucinare, di Donna Hay. L'ho regalato a Natale scorso a Paola ma, ogni volta capitavo a casa sua, mi scoprivo a sbirciarglielo. Non mi sembrava un comportamento educato. Quindi...
Secondo acquisto: Summer holidays, l'ultimo di Csaba dalla Zorza. Mi piangeva un po' il cuore... il libro costicchia, inoltre non nutro molta simpatia per l'autrice (come in generale per le donne snob e/o altolocate). Va però detto che propone sempre preparazioni fresche, semplici da realizzare e con qualche spunto creativo, sufficienti, insieme allo sconto soci fnac, a far superare la disarmionia di pelle per il personaggio.
Se volete far irritare mia mamma, le proponete di guardare la parte della trasmissione di Csaba dalla Zorza in cui parla di mise en place. Quella parte in cui, per il pic nic all'aria aperta, propone con molta noncuranza un servizio d'argento o un'alzatina di cristallo per appoggiarvi un cake rustico al caviale.
Se invece volete infastidire mio papà, gli presentate una millefoglie di triglie come quella che ho preparato per pranzo. Uno di quei piatti "che si usano adesso", tipo una torretta, un tetris di cibo, una preparazione piccola e curata.
Come dar loro torto ? Sarà che sono figlia loro, ma se mi chiedessero di scegliere tra una cena da Ducasse e la pasta e fasò rustì (pasta e fagioli arrostita) della mia mamma, sceglierei tutta la vita la seconda.
Mentre impilavo con la pinza da chef queste chips di patate novelle e i filettini di triglia scottati... mentre emulsionavo olio, vino bianco, timo e basilico per irrorare la composizione... mentre travasavo l'emulsione in un dosatore... ridevo tra me e me pensando ai commenti di papà su certe ricercatezze talvolta davvero inutili, sui piatti tutti composti a mano, al limite dell'anti-igienico. Tornando alla millefoglie... con una spesa di cinque euro e un tempo cottura di cinque minuti si mangia in due. Basta una vaschetta di filetti di triglia tipo quelle immancabili all'esselunga, una patata novella larga al massimo quanto la vostra mandolina (precisazione non banale, credetemi!) e un velo di olio, purché buono. In questo caso era del grignano.
bellissima questa composizione, con le triglie bisogna saperci fare!
RispondiEliminaciao a presto
Valeria
Grazie Valeria ! bello il vostro blog... e quella pasta fresca... che spettacolo ! Mi sa che è ora di comprarsi un'imperia...
RispondiEliminaLoved readinng this thank you
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