venerdì 23 dicembre 2011
Trofie di castagne con pesto di radicchio veronese
Poiché la mia identità territoriale pendola su quella direttrice che congiunge la pianura padana da est a ovest, ho pensato di farvi gli auguri e di congedarmi prima di natale con una proposta mezza ligure, mezza veneta, ma comunque invernale.
Vi propongo le trofie alle castagne con il mio pesto alla veronese.
Cosa serve (per 6)
Per le trofie:
150 grammi di farina zero
150 grammi di farina di castagne
un pizzico di sale
acqua a temperatura ambiente, qb
Per il pesto:
3 cespi di radicchio di Verona (quello piccolo, dolce e ovale)
una manciata di noci
uno spicchio d'aglio
un pezzettino (a piacere) di formaggio stagionato tipo monte veronese
sale, pepe qb
olio qb
(e tenere da parte un po' di acqua di cottura)
Come lo preparo
1.Preparare le trofie miscelando dapprima le due farine debitamente setacciate, con aggiunta di sale; aggiungere acqua qb per ottenere una pasta elastica (tipo pongo, per chi se lo ricorda...).
2.Formare una palla con l'impasto e avvogerla nella pellicola per tenerla umida.
3. Staccare pezzi d'impasto della dimensione di un cece e schiacciarli, a uno a uno, sotto il palmo della mano, con un movimento in avanti e uno all'indietro.
4. Stendere le trofie ad asciugare su un panno.
Mentre asciugano preparare il pesto, dapprima molto asciutto perché andrà in seguito ammorbidito con l'acqua di cottura.
5. Mettere nel mixer prima le componenti più dure, ossia l'aglio e le noci. Dare una prima frullatina a intermittenza.
6. Aggiungere il formaggio, rimixare.
7. Aggiungere l'olio fino a che copra per bene gli ingredienti sinora inseriti.
8. Aggiungere il radicchio tritato a striscioline (salvo la parte più bianca, vicina all'attaccatura), mixare nuovamente a intermittenza. Tenere da parte.
9. Far bollire abbondante acqua e sale grosso in una pentola; quando arriva a bollore, tuffarvi le trofie.
10. Quando cominciano a venire a galla, pescare dalla pentola un po' d'acqua di cottura (io uso una tazzina da caffè) e utilizzarne qb per ammorbidire il pesto.
11. Quando le trofie sono venute a galla, scolarle e condirle con il pesto e servire subito.
Attorno al cibo, anche quest'anno, si sono consumate innumerevoli emozioni.
Ci sono state molteplici occasioni spassose e conviviali, come quelle scandite dalla cucina di Monica, la madonna dei farinacei (con pizza, pane e gnocchi sa far miracoli); o come le "serate del porco", che non conoscono stagionalità.
C'è Valentina con il gruppo-utenti-Bimby, che ha la cucina come primo pretesto, ma è sempre più una rete di relazioni e di sostegno che va ben oltre le serate di scambio ricette e cucina collettiva.
Ci sono stati lunghi momenti d'introspezione, come le cene tra donne al ristorante biovegetariano diventato il confessionale per me e un paio di amiche.
Ci sono mamma e papà, a 200 km da me, a cui è indirizzata ogni ricetta postata, non potendola condividere in presa diretta.
A tutte le amiche di pentola, ai compagni di tavola, ai miei quattro lettori fissi e a chi passa di qui per caso... buon natale !
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in ritardo, buon natale!!
RispondiEliminauna lettrice fissa :)