lunedì 1 ottobre 2012

Una domenica in Lessinia



Se si potessero utilizzare con la vita le scorciatoie che si usano al PC, su questo settembre io farei proprio un "select all" poi un CANC. Anzi, un bel Maius + CANC.

C'è solo un giorno da salvare, davvero uno solo: la domenica che ci è stata regalata in Lessinia da Stefano e Valentina, che hanno voluto condividere con gli amici l'inaugurazione del loro casale.
Siamo stati accolti in questo luogo incantato, in mezzo al bosco, ristrutturato con il gusto e il rispetto che contraddistingue i proprietari, in una giornata più che clemente, decisamente estiva per le temperature.


Confesso: quando ricevetti l'invito - Vale lo sa - ero terrorizzata dalla presenza di sei bambini. Non amo molto i marmocchi e mezza dozzina tutti in un colpo potevano essere letali. Per me o per loro. E invece, potere della natura... Nel giro di pochi minuti, dopo aver ingurgitato distrattamente qualche fetta di pane e abbandonato i giochini elettronici sul divano, i bimbi sono spariti in autogestione; si sono ammutinati e sono stati avvistati qualche ora dopo, in un campo più in là, in mezzo alle mucche, sereni e incantati da prati, pigne e pezzi di legno.


Noi invece ci siamo pigramente fatti coccolare dal sole e dai padroni di casa, dalle salamelle che Stefano arrostiva (arrostendosi) sulla brace, dalla tavola imbandita: due metri quadrati di delizie salate, seguite da altrettanta metratura di torte sparse.

Valentina come al solito si è superata con preparazioni deliziose al gusto ed alla vista, come i cestini in pasta fillo con caprino, fichi e crudo, la splendida focaccia alla cipolla di Tropea e la sbrisolona con il cioccolato fondente. Il tutto presentato con una grazia tale, pur nella rusticità del contesto di un pranzo in piedi, che sembrava di stare dentro le pagine di un libro di Csaba, tipo "La mia vita tra i cimbri".

La focaccia alle cipolle di Tropea e i cestini caprino, crudo e fichi di Valentina

La quiche alle zucchine di Alessia e la mia quiche provenzale

Il carosello glicemico di fine giornata: la torta con le more della Gabry, la sbrisolona di Valentina, la crostata di Daniela, la mia caprese al limone ('nzomma), la torta cacao e ricotta.

Ecco invece quello che Csaba non vi racconterebbe mai:
Dopo il pranzo, con tutto quello che vi ho mostrato sullo stomaco (e anche quello che manca al reportage), ci siamo addentrati a spasso nel bosco, fuori da sentieri tracciati. I bambini super arzilli, io nelle retrovie che arrancavo tra le conifere e le vistose tracce del passaggio bovino con la leggiadria di una foca enfisematosa.
Ultima chicca del reportage, la foto di Valentina che cerca di passare tra il filo spinato di una recinzione, uno scatto rubato a metà tra vecchio spot Olio Cuore e Billy Crystal in Scappo dalla città. Dov'è la foto ? Non c'è, non c'è. Vale è stata chiara circa l'uso delle foto che la ritraggono: se voglio tornare ancora con loro tra quei boschi, devo ingoiare la scheda SD !!!

Per la quiche provenzale (en passant)

Foderare una teglia con un rotolo di pasta brisé.
Tagliare le cipolle rosse (due) tenendone da parte qualche fettina per guarnire.
Rosolare in padella le cipolle per pochi minuti con abbondante quantità di erbe di provenza (uso un mix essiccato comprato ad Antibes) e un cucchiaio d'olio. Farle raffreddare.
Riempire la brisé con una scamorza affumicata tritata al mixer, le cipolle, una manciata di datterini tagliati a metà.
Versare sul ripieno un misto sbattuto composto da: un uovo, un bricco di panna fresca da 125, due cucchiai di parmigiano grattugiato, altre erbe di provenza, sale e abbondante pepe.
Rovesciare il bordo della brisé in eccesso verso l'interno, guarnire con fette di cipolla, fette di pomodorini e semi di papavero, poi cuocere 35' a 180° in forno già caldo.

6 commenti:

  1. Ci hai fatto ridere! Ti aspetta un bis appena saremo all'apice dei colori autunnali.
    I bambini nel frattempo sono aumentati...ma abbiamo trovato la soluzione: su in mansarda e via la scala! A presto. Vale e Stefano

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  2. ahahahah!!! Ma tu sei davvero divertente lo sai?! E un fine settimana per i boschi con te vicino me lo farei proprio volentieri!
    Complimenti agli amici e al loro casale, ai cibi splendidi e ai bambini che in mezzo alla natura diventano tutti più buoni (lo confermo, abbiamo una coppia di amici che vivono in campagna con tre bambini piccoli e sono bravissimi!!!)
    ciaooo

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  3. Ho appena letto un paio dei tuoi post (di solito, con tutta la buona volontà e lo spirito di servizio, non riesco comunque a leggerne più di mezzo) e sto ancora ridendo di brutto. Credo di aver avuto un colpo di fulmine per il tuo blog (e di solito sono una assennata)!

    Ciao, a presto

    Viviana

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  4. @ Vale, Roberta, BiancoAntico - Grazie, che carine. Grosse doti non le ho. Ma sono fiduciosa. Jessica Rabbit sposò un coniglio perché la faceva ridere. Si sa mai che uno qualsiasi dei miei sex symbol preferiti (roba tipo Giovanni Floris, Luca Zingaretti, Paolo Fresu...) passi di qui e mi chieda in moglie per analoghe ragioni.

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  5. Hola! Non avendo l'indirizzo mail per rispondere al tuo commento, mi son dovuta addentrare nei tuoi territori e... oibò, che belle foto! E quanta grazziadiddio! Spero che la caprese fosse servita con una salsa al Confetto Falqui...
    Son d'accordo con te: Il Marito (che è sempre 'in attacco') batte il Dottor Dukan su tutto la linea!
    Ciauss,
    Dani

    PS (Floris????)

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  6. Servirebbero più spesso domeniche come queste. Ben più spesso.

    Come fai a far cuocere bene il fondo delle torte salate? Mi resta sempre un po' umidiccio e poco arieggiato, sia che si tratti di brisé che di sfoglia, che bucherelli o meno con la forchetta... Uff. :\

    Elena

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